2/20/2012

Happy birthday Kurt.

Ieri sera ho ricevuto un messaggio che diceva "Maya sono a Seattle, se trovo Kurt gli porto i tuoi saluti".
Per ironia della sorte si da il caso che oggi sarebbe stato il 45esimo compleanno dell'ex frontman dei Nirvana, suicidatosi il 5 Aprile del 1994.. ma la storia la sappiamo tutti.
La prima cosa che ho fatto stamattina è stato mandare al mio amico l'indirizzo della vecchia casa di Cobain, incitandolo ad andare li a porgergli un piccolo tributo da parte di entrambi. Nel fare ciò, ho realizzato che lui sta vivendo -in parte- il sogno della me 14enne che voleva andare a Seattle appunto, con chitarra alla mano raggiungere la famosa panchina di Viretta Park e suonare Pennyroyal Tea contemplando quelle finestre dalle quali una volta si affacciava Kurt (magari le teneva sempre chiuse per isolarsi dal mondo ma fa lo stesso..).
Aspetterò quindi con ansia notizie dal mio amico, e spero davvero lui riesca a raggiungere il posto.


Intanto io da qui renderò a modo mio omaggio a quello che è stato uno dei miei primi artisti preferiti, una delle mie prime ispirazioni.  Avevo su per giù 12,13 anni e avevo da poco attraversato una prima fase pre-adolescenziale a suon di Spice Girls, Take That e Backstreet Boys. Non so bene come da un giorno all'altro mi sono ritrovata ad ascoltare i Nirvana (accompagnati poi da Oasis e Blur -facevo strani miscugli già all'epoca), ad andare a scuola con la felpa di Kurt Cobain, ad essere etichettata come quella "strana", l'"alternativa che ascolta musica depressa".. e cose così. Ricordo che passavo i miei pomeriggi ad ascoltarli, a leggere quei testi così contorti ma allo stesso tempo profondi, a cercare di capire i pensieri di Kurt, e ritrovarmici. Si, ero strana forte. Ma credo tutti noi abbiamo attraversato quelle fasi li, il cercare di rapportarsi ad una figura problematica come quella di una rock star suicida. A quei tempi strimpellavo anche la chitarra e amavo suonare le versioni umplugged delle loro canzoni. I Nirvana, Kurt, mi hanno dato tanto, mi hanno insegnato tanto. Se non fosse stato per loro non mi sarei mai affacciata al mondo del "rock" e di tutte le sue sfumature. Non sarei quella che sono oggi. Quindi buon compleanno Kurt, che tu possa continuare a riposare in pace. Ovunque tu sia. "Peace, love, empathy."

Nessun commento:

Posta un commento