7/20/2011

FIB 2011 Arctic Monkeys, Arcade Fire. Post-festival depression.


GIORNI 5/6/7

16.07
Sveglia presto, mare, sole, gelato, doccia e la mattinata e metà pomeriggio erano già andati. Alle 4 e mezza eravamo di nuovo in fila ai gates. C’era più gente del giorno prima e non eravamo le prime stavolta. Ma nonostante ciò la mia corsa ha fruttato più del pomeriggio precedente perché sono riuscita a prendere la transenna nel lato destro del palco e la visuale era perfetta anche da li.
Suona prima un gruppo indecente, la versione spagnola dei negramaro e la gente andava in delirio per le loro canzoni. Il cantante è anche sceso in tranenna e per un attimo i tizi dietro di me sono impazziti per cercare di toccarlo. Vabè. Ci aspettavamo un altro gruppetto locale e invece ci troviamo davanti i Tame Impala e io mi innamoro. Cioè Jay Watson sposami anche se hai 15 anni. Dei bambini adorabili e hanno tenuto il palco molto bene.
A un certo punto vedo la folla che si apre. Avete presente Gesù che divide le acque? Così. Non capivo cosa cazzo stesse succedendo. Poi ho visto che la Silvia si spostava e accanto a me c’era il vuoto. Poi guardo meglio. E no in effetti qualcuno c’era.. “è..è un nano? Cos è?..” era un bambino. Che mi guardava tutto fiero e col sorriso stampato in volto. UN BAMBINO. Rosso tra l’altro. Ho pensato che mio figlio sarà così. Rosso e conquistatore (di transenne) già da piccolo. Ero senza parole, guardavo la Silvia e ridevamo chiedendoci cosa cazzo ci facesse un bambino accanto a noi in transenna. Poi lui ci dice che era li per i Mumford e che poi sarebbe andato via. Gli chiedo una foto e il cazzo di vip ha dovuto anche pensarci su e poi con aria da superiore ha anche risposto “mm ok.. just one”. Ma tu guarda. Vabè comunque dopo 5 minuti è arrivato un bodyguard a prelevarlo perché il papà lo stava cercando. BHE ECCO mi sembrava strano. Tutto torna alla normalità.
Mumford & sons. Dio mio uno dei live più belli che abbia mai visto in vita mia. Che i testi sono stupendi e fanno piangere lo sapevamo già..ma sentirli live è tutta un’altra cosa. E Marcus poi che cazzo di voce ha?! Mamma mia. Brividi.
Eravamo state tranquille fino a quel momento, larghe e senza spinte. A un certo punto mi ritrovo un braccio che tenta di infilarsi con prepotenza in transenna, lo spingo via ma poco dopo mi ritrovo una tizia ubriaca accanto. E poi ancora un’altra. E dietro di loro un tipo che dire ubriaco è poco. Dietro di noi c’erano delle ragazze italiane e una di loro dice “oh cazzo questo sta pisciando qua. Mi sentivo una cosa calda sul piede non capivo cosa fosse poi ho capito. Si si sta proprio pisciando qua. In seconda fila.”  VOLEVO MORIRE. Non ero vicina a lui per fortuna ma mi son sentita male per un attimo. Che schifo dio mio. Penso sia stata la prima volta in vita mia che ho odiato un inglese. Comunque poi non appena gli Arctic Monkeys hanno messo piede sul palco è cominciato il delirio. Non come la sera prima per fortuna, passava meno gente sulle nostre teste e noi eravamo belle salde e ancora respiranti in transenna.
Finchè quello stronzo ubriaco non riesce ad arrivare dietro di me e mi piazza un suo gomito nella costola. Gomito che è rimasto li per un’ora e mezza di set eh. Un dolore cane che avrei voluto morire e il suo braccio era qualcosa di viscido e mi veniva da vomitare se pensavo che prima aveva pisciato li in mezzo mi faceva schifo averlo appiccicato addosso e mi faceva malissimo per tenere le sue cazzo di braccia attorno alla sua ragazza ubriaca. Ho pianto tutto il tempo per il dolore mentre gli Arctic suonavano vecchie e nuove e il bodyguard voleva tirarmi fuori a tutti costi. Ma mi sono opposta fino all’ultimo. Veniva a portarmi l’acqua ogni volta che vedeva l’espressione di sofferenza sul mio volto (cioè sempre.) ma guardare Alex  ballare la macarena e togliersi la giacca mi ha dato la forza per lottare. anche se credo di aver perso i sensi per qualche secondo, perchè ad un certo punto ho visto LA LUCE. ...Escono. Poi encore con suck it and see meravigliosa, il tizio puzzone intanto era sparito e mi sono goduta fluorescent adolescent e 505. Ero viva e ce l’avevo fatta anche stavolta. La Silvia era ancora accanto a me tutta intera e quando ci siamo ricongiunte alle altre 2 stavano bene anche loro. Diverbi riguardo il live, chi li preferiva prima (io) chi li preferisce ora (la Chiara) però giungiamo ad un’unica conclusione: li amiamo. xD
Eravamo troppo distrutte per rimanere per i primal scream che abbiamo sentito solo in lontananza mentre tornavamo al camp.
Big Jim era già nella sua tenda che dormiva e tra una chiacchiera e l’altra siamo crollate anche noi.

17.07
Ultimo giorno di festival. Eravamo più che distrutte ma era l’ultimo sprint, e dovevamo farcela. Ultimo bagno al mare, acqua sporchissima e agitata. Andiamo via subito e torniamo al camp a prepararci. Alle 5 eravamo ai cancelli, poca gente. Molti erano già andati via. Sapevamo che ce l’avremmo fatta anche stavolta. Anche se io e la Silvia avevamo in corpo solo un frutto e mezzo litro di coca cola.
Ero al limite delle forze ma quando si sono aperti i cancelli ho corso di nuovo come il giorno prima e ancora una volta ho preso la transenna. Ci mettiamo io e la Silvia lato sinistro, e la Chiara e Iasmine lato destro. Separate ancora una volta ma vabè
I primi a suonare erano i The Coronas dei simpatici irlandesi che avevano un seguito degno di ragazzine con bandiere e facce pittate di verde bianco e arancione. Che carini.
Poi mi sa che mi sono persa qualcosa perché doveva esserci un’altra band ma non ho capito perché mi sono ritrovata i Noah & the Whale davanti :o ed erano.. UAO :o
Intanto.. ricordate Rudy? Il bimbo rosso in transenna del giorno prima? Ecco.. a un certo punto eravamo sedute a mangiare una mela (no..non ho mangiato altro si può dire.) e davanti a noi si palesano mamma papà e figlio di 5 anni con tshirt degli Arcade Fire.  WHAAAAT?!  “no ma restate solo per i Noah vero?” “no no il bambino vuole vedere gli Arcade. È il suo sogno.” Ma se ha 5 anni dio mio. E no niente erano li. Ci chiedono di fare spazio al piccolo in transenna e ok. Lo facciamo tanto eravamo larghe.
Torniamo ai Noah..Charlie è un vero lord. Ma hanno tipo suonato pochissimo un quarto d’ora meno del dovuto e non si è capito perché. Ah non mi è piaciuta tantissimo five years time, senza ukulele non è la stessa cosa u.u
Poi c’hanno messo tipo un’ora per montare lo stage dei Portishead e il bambino era ancora la. Allora io penso “vabè dai ora andrà via.” No ma che. Intanto erano finiti di nuovo dietro e io mi ero ripresa il mio posto, ma la mamma lo teneva in braccio ed era praticamente appoggiata sulla mia schiena. Al che mi giro e le dico “senti non è che puoi farti un passo più in dietro perché il bambino mi fa male così..” Ha cominciato una lagna assurda si è alterata sola sola. Io non le avevo detto di andare via ma solo di togliermi il cazzo di bambino dalla schiena. Al chè le dico “ma lo sai che è pericoloso qui per lui si?” non dovevo farlo. Mi ha chiesto se avessi bambini, ha detto che non dovevo permettermi di dirle quello che doveva fare con suo figlio ecc ecc mi sono girata e ho fatto finta di nulla. Allora ha comincito a fare casino con delle ragazze accanto a lei che la spingevano. Ma dio mio cosa vuoi?! Sei a un concerto che ti aseptti che stanno tutti belli e tranquilli?!? Finisce di fare casino e ci chiede di nuovo di fare spazio per suo figlio. Io intanto mi ero alterata e dico alla Silvia che da li non mi sarei mossa, lei però ha più buon animo di me e l’ha fatto infilare tra noi due. Ok non mi dava fastidio basta che suo papà non mi spodestava con le sue braccione da ex carcerato.
Cominciano i Portishead. E io ero tipo bho..catapultata anni indietro.. a quando li ascoltavo e a quando la mia macchina prese il nome di Beth Gibbons. (la cantante per chi non lo sapesse). Un set pazzesco lei è una diva, ha una voce fantastica anche se sembra che stia per svenire da un momento all’altro per tanta robba che ha in corpo.
Su wondering star mi emoziono e su roads penso ad Angelo che sarebbe morto se fosse stato li. Poi lei scende e quando viene dal nostro lato le dico “oh my god i love you” e lei mi guarda con l’espressione più tenera di sempre e mi accarezza il viso. Ed è stato tutto molto bello.
“Insomma volete proprio rimanere qui per gli Arcade Fire?” – “sisi il bambino vuole rimanere.” Certo proprio il bambino guarda, che si abbiocca ogni 5 minuti. Vabè troviamo il lato positivo, se mai Win dovesse scendere sicuro verrebbe a salutare un nanetto con la sua maglietta. E noi gli siamo di fianco.
Un’altra ora per montare tutti gli 800 strumenti che hanno gli AF e noi stramente eravamo ancora belle fresche, libere di poterci muovere, nessuna spinta. E pensavo.. “vabè a momenti cominciano a spingere.. a momenti il bambino si sente male e va via..” ma che.
Arrivano sul palco e cominciano ready to start. Win è ENORME. WILL è DIO. Regine è una fata. Gli altri sono.. gli altri. Sono SPETTACOLARI. Ho cantanto saltato e guardato incredula mentre le canzoni si alternavano e STAVO BENE. Nemmeno una spinta. Il bambino continuava ad abbioccarsi..menomale che era il suo sogno!! Ehhh giàà. The suburbs, rebellion. Delirio. Emozione pura.
Will corre dal nostro lato e si arrampica sul palo delle luci. Fino all ultimo gradino. Lancia il tamburello e le bacchette e per un attimo l’ho visto schiantarsi a terra. Un pazzo fottuto. Poi è risceso ed è tornato a saltare come un forsennato per tutto il palco. Dio mio quanto lo amo. Crown of love ero così sconvolta emotivamente che non ho nemmeno pianto. Wake up. Il finale. Niente palloncini ma ero tipo in estasi. Sapete che significa il concerto perfetto?! Quello. Guardare una band con i contro coglioni che suona da dio e suona canzoni stupende e tu sei la e non stai nemmeno lottando per sopravvivere. Asciutto e tranquillo come se fossi al teatro. Sembrava un cazzo di sogno. E la cosa che mi ha svegliata è stata il bodyguard che ha portato il tamburello di regine al bambino del cazzo che ha dorito tutto il tempo. Ho provato a toccarlo ma mi ha tipo linciato una mano. Nano di merda mi auguro che non prenderai mai più una transenna in vita tua. U_U
Ed era finito. Tutto. Abbiamo atteso inutilmente per una setlist ma non ci hanno accontentate. Il tipo del Fib sale sul palco a ringraziarci di essere stati li tutti quei giorni e ci da appuntamento all’anno prossimo. Lacrime. Non ci potevo credere che era già finito tutto. E non potevo credere che non avevo nemmeno una goccia di sudore e un qualcosa di rotto dopo un concerto degli Arcade Fire. E che gli Arcade Fire sono tipo la perfezione.
Ritroviamo le altre, andiamo al camp a smontare le tende e a a fare l’ultima pipì in quello schifo di bagni, prendiamo la nostra roba e ci incamminiamo tristi verso la stazione. Arriviamo li alle 5 e c’è il quadruplo della gente di quando siamo arrivate.

18/07
Prendiamo il treno per Valencia ed era più scomodo di quello dell’andata e io avevo un cazzo di sonno peggio dell’andata ma appena mi appisolavo rischiavo di cadere a faccia a terra e quindi niente dovevo lottare per rimanere sveglia. E l’ho dovuto fare per un’ora e mezza, mentre un ubriaco di colore mi dormiva accanto. Arrivate a Valencia salutiamo Iasmine e andiamo all’aeroporto. Li ci separiamo anche dalla Chiara e attendiamo mille ore per il nostro volo. Eravamo tristi e stanche, e non mi sono nemmeno accorta quando siamo salite sull’aereo e quando siamo atterrate perché penso di aver dormito tutto il tempo. Arrivate a Roma ci dividiamo anche io e la Silvia e la tristezza mi assale ancora di più. Un’ora e mezza per tornare a casa e da ieri sono nella stessa condizione: triste vuota e depressa. Voglia di fare nulla. paura di guardare video e ascoltare musica. Ancora incredula per quanto successo nei giorni passati. Non so quanto durerà questo stato, riabituarmi alla vita di tutti i giorni a vedere gente normale e non avere 8 ore di live al giorno sarà dura.

Che dire.. credo sia tutto ho scritto veramente tantissimo e sicuramente avrò dimenticato qualcosa. cuori per quelli di voi che hanno letto tutto, meno cuori per chi si è fermato a metà.
Evito la cosa dei ringraziamenti alle donne che erano con me perché tanto sono scontati, lo sapete già che vi amo ecc ecc. scusatemi solo se a volte sono stata antipatica o se involontariamente vi ho dato risposte acide, ma erano stanchezza e ansia che prendevano il sopravvento. :*
solo una cosa vorrei dire che sono tanto fiera di me stessa. Perché chi mi conosce sa che non ho un minimo di forza, che sono debole che sono anemica che ho la pressione praticamente inesistente e quindi ogni volta mi chiedo come faccio a sopravvivere a tutto ciò. Soprattutto in una situazione del genere…e voi mi direte ma perché lo fai?! Sei scema? Bhè..c’è gente che prova piacere drogandosi, chi giocando a calcio..io ne provo ascoltando/guardando musica live. Perché è l’unica cosa che mi fa sentire viva. L’unica cosa che mi regala emozioni. E finchè potrò continuerò a farlo. E niente.. sono fiera di me.
Chiuderò con una citazione da Almost Famous perché credo rispecchi il mio stato attuale:

“and if you ever get lonely, just go to the record store and visit your friends..”
So long my friends and adversaries.. and STAY CRAZY!

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